Dopo la cremazione dei cadaveri andava a caccia di denti d’oro e anelli e li rivendeva ai compro oro della zona. I Carabinieri di Faenza e l’Aliquota della Polizia giudiziaria della Procura di Ravenna, dopo un’indagine durata a lungo, lunedì mattina hanno fatto un blitz nel cimitero di Faenza dove hanno arrestato un 50enne faentino, operatore necroforo, che per anni si sarebbe appropriato di oggetti preziosi lasciati all’interno della bara, tra cui anelli e denti d’oro, per poi rivenderli ad alcuni compro oro della zona. Nel suo armadietto, infatti, sarebbero stati trovati una decina di denti d’oro e altri oggetti, sui quali sono in corso gli accertamenti per verificarne la natura. I denti presentavano bruciature tipiche del processo di cremazione: questi annerimenti sono stati il ‘campanello d’allarme’ per le forze dell’ordine, che avevano iniziato le indagini dopo una segnalazione.
E’ stata eseguita anche una perquisizione nell’abitazione dell’uomo, nella periferia faentina, dove oltre a numerosi mobili e oggetti sui quali si stanno effettuando controlli e accertamenti sarebbero stati trovati anche oggetti cimiteriali – ceramiche con motivi religiosi, crocifissi, ornamenti di feretri, maniglie delle bare, fioriere di ceramica faentina – di cui l’uomo non ha saputo giustificare la provenienza. L’intera abitazione è stata quindi sequestrata a scopo probatorio, per verificare la provenienza del materiale. Sono stati inoltre sequestrati anche i due compro oro dove l’uomo si sarebbe rivolto per rivendere gli oggetti sottratti ai cadaveri: nei registri delle attività risulterebbero rivendite del 50enne a partire dal 2014, quindi un’attività durata oltre quattro anni, solitamente consegnando circa 10-15 grammi d’oro per volta e intascandosi così diverse centinaia di euro a ogni rivendita.
Il necroforo faentino è stato arrestato in flagranza di reato, accusato di peculato e distruzione, sottrazione o soppressione di cadavere o parte di cadavere (reato punibile con la reclusione dai 2 ai 7 anni). Entro mercoledì verrà chiesta la convalida dell’arresto, disposto dai Pm titolari Alessandro Mancini e Angela Scorza, e l’emissione di una misura cautelare adeguata. Le forze dell’ordine, inoltre, verificheranno se sull’uomo siano mai stati eseguiti controlli dai dirigenti dell’attività di cremazione dei cadaveri, visto il lungo periodo in cui il 50enne avrebbe svolto l’attività criminosa.