Le banche crollano a Piazza Affari dopo i risultati delle elezioni italiane, che delineano uno scenario di ingovernabilità per il Paese, senza una maggioranza assoluta ottenuta da nessun partito né da una coalizione. Il Ftse Mib resta in area 21.697 punti, lontana dai minimi toccati all’avvio degli scambi (21.460 punti), ma sempre in calo di circa l’1%.
Il resto delle piazze europee ha girato in positivo e sembra non risentire, per ora, del ‘rischio politico’ di stampo populista che l’esito del voto italiano sembra suggerire, con il Movimento 5 Stelle primo partito e la Lega terzo.
“Molte delle ipotesi di grande coalizione immaginate prima del voto sono ora meno probabili”, sostiene il gestore Amundi.
Francoforte avanza dello 0,9%, Londra dello 0,4% e Parigi dello 0,35%.
C’è da dire che altri indicatori sembrano alleviare la tensione delle prime ore sui mercati: lo spread tra Btp e Bund tedeschi è sceso a 145 punti base, dopo i 151 toccati in avvio. Stabile il cambio eurodollaro, con l”Euro saldo in area 1,23 dollari. Sul paniere principale della Borsa di Milano, è maglia nera Bper, che perde quasi il 7% a 4,54 euro. In caduta libera anche Banco Bpm (-5,6%), Ubi banca (-3,9%), Mps (-3,265), Unicredit (-2,4%), Intesa sp (-2,2%) e Generali (-1,59%). ADNKRONOS