Elezioni 2018: schede senza timbro e firma, il caso a Roma

Caos questa mattina in un seggio elettorale in via del Pigneto a Roma. Un elettore, dopo aver votato e ripiegato la sua scheda per consegnarla al presidente di seggio, si è accorto che era senza firma e timbro: subito sono state bloccate le operazioni di voto, ma in attesa di una risposta dal comitato elettorale centrale si è formata la fila, tra le proteste dei cittadini in attesa di poter votare.

“Quando ho chiuso e ripiegato la scheda per le regionali su cui avevo votato mi sono accorto che mancavano timbro e firma, evidentemente avevano aperto un pacco di schede vergini – dice all’Adnkronos l’elettore – Sono state bloccate le operazioni di voto e, tra il caos per le proteste degli elettori che aspettavano fuori per votare, dopo circa 50 minuti è arrivata la risposta dal comitato centrale elettorale con l’invito a verbalizzare il tutto e andare avanti: in effetti in quel seggio, essendo io il 26esimo elettore dalla mattina, ci saranno 25 schede nell’urna senza timbro e firma”. ADNKRONOS