Servono più ingegneri e operai specializzati che non dei latinisti
Nella settimana che porterà alle elezioni politiche del 4 aprile, la Bonino tiene a far sapere che la “scuola deve preparare più e meglio al lavoro: va bene il boom del liceo classico, ma nei Paesi vicini alla piena occupazione come la Germania, cercano più ingegneri e operai specializzati che non dei latinisti“.
L’ex radicale – scrive www.tecnicadellascuola.it – ha espresso il suo giudizio il 26 febbraio, in collegamento con Bari, attraverso una video-telefonata, durante un incontro elettorale dove era attesa ma al quale non ha potuto partecipare anche a causa del maltempo.
La Bonino ha tenuto a dire che “la scuola è buona se prepara anche al lavoro, non solo allo sviluppo personale e intellettuale”.
“Questo – ha sottolineato – è vero dalle medie all’Università”, per cui occorre “aumentare l’offerta e aggiornare i programmi senza fare ogni due anni, o annunciare, una riforma epocale che destabilizza studenti, insegnanti e famiglie”.
Per l’esponente di +Europa, “il lavoro lo crea l’impresa, non lo Stato. Siamo in una fragile ripresa economica e quindi dobbiamo intercettare questo vento favorevole”.
“Il ruolo del governo – ha rilevato – è quello di creare le condizioni macroeconomiche per questo sviluppo e perchè la crescita sia sostenibile e duratura”.
“Quindi, un maggiore scambio tra lavoro e scuola, lavoro e università, e una maggiore sintonia fra questi due settori”, rappresenta una soluzione valida, sia a livello formativo sia occupazionale.