Hanno detto che volevano stanare i ‘fascisti’ invece stanno devastando Torino e hanno ferito tre poliziotti lanciando pietre e bottiglie. Questi non sono antifascisti ma pazzi criminali”. Commenta così Gianni Tonelli, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), quanto sta avvenendo in queste ore in strada a Torino.
“Hanno detto che per loro essere antifascisti implica lo scontro – prosegue Tonelli – rendiamoci conto della pericolosità di questi elementi e di quanto le loro folli azioni dettate da una ideologia deviata, possano compromettere la sicurezza pubblica. Una sassaiola da preistoria – e conclude – spero in duri provvedimenti nei loro confronti. Questa gente ha bisogno di essere riportata alla civiltà e alla pacifica convivenza. Forse solo allora, e dopo aver studiato un po’ di storia, potranno parlare di valori da difendere. Ferire poliziotti, padri di famiglia, che stanno rischiando la vita in mezzo a questi criminali, non è difesa della democrazia. È delinquenza. L’articolo 17 della Costituzione infatti, sancisce che si debba manifestare pacificamente e senza armi. Questa, prima ancora che a salvaguardia dell’ordine pubblico è una norma a tutela della democrazia, perché tentare di imporre il proprio pensiero con la violenza non può essere tollerato nella vita della nostra Repubblica”.
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Anche bombe carta imbottite di schegge di metallo e di legno sono state lanciate dagli antifascisti contro le forze dell’ordine nel corso degli scontri a Torino. Lo riferiscono fonti della polizia. Uno dei 6 agenti rimasti feriti è stato colpito a una gamba da una scheggia di oltre 4 cm. Schegge metalliche sono state trovate conficcate nelle protezioni indossate dal personale in assetto antisommossa.(ANSA).