“Grazie Mamma Merkel, grazie Germania per la casa e i soldi”. Così dice Ahmad, immigrato siriano che vive in Germania da rifugiato, in un’intervista al settimanale tedesco “Der Spiegel”.
Nella video-intervista rilasciata, questo immigrato siriano parla del suo soggiorno tedesco, successivamente alla concessione da parte del giudice dello status di rifugiato, il tribunale ha acconsentito al ricongiungimento di Ahmad con due delle sue tre mogli ed i suoi sei figli; una di loro, si ascolta nel video, aveva 13 anni quando sono convolati a nozze. La famiglia vive in una casa che lo stesso stato tedesco gli ha assegnato, e spera di ricongiungersi presto con la sua terza moglie, oggi ancora in Siria.
L’intervista però, continua, e altri particolari vengono aggiunti: Ahmad si augura di poter sposare una quarta donna, questa volta tedesca, magari altrettanto giovane, e di poter avere ancora molti figli per arrivare a 20. Ma come pensa di badare al loro mantenimento? A quanto pare, non con il suo lavoro, dato che lo stesso ha ammesso di non voler lavorare, tantomeno di iscriversi ad un corso di lingua tedesca. Preferisce restare a casa con i suoi bambini, far dormire a turno le sue mogli in camera con lui, perchè così è felice.
Il settimanale tedesco, d’altro canto, non sembra condannare le scelte di Ahmad, commentando piuttosto: “A contatto con un altro mondo, con altre norme e altri valori. Ma con un obiettivo di vita che unisce tutti: essere felici”. Il giornale tedesco ha poi twittato: “La poligamia è bandita in Germania perché non è compatibile con le nostre concezioni morali. Ma in altre religioni funziona, e sembra funzionare bene anche in questa famiglia”. Quasi un’esortazione a liberarci di questi antiquati valori morali.