Lavoro volontario e gratuito da parte di 50 detenuti per pulire e ridare decoro ad alcuni spazi pubblici, aree verdi e piazze di Roma Capitale. E’ quanto prevede il protocollo d’intesa siglato in Campidoglio per il progetto “Lavori di pubblica utilità e recupero del patrimonio ambientale”, con il coinvolgimento dei detenuti della Casa circondariale di Rebibbia volto a favorire il reinserimento socio lavorativo dei soggetti in espiazione di pena.
A firmare il protocollo per Roma Capitale il vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale Luca Bergamo, l’assessore alla Persona, Scuola e Comunità solidale Laura Baldassarre, l’assessore alla Sostenibilità ambientale Pinuccia Montanari, la Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Gabriella Stramaccioni e l’assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi, con delega ai rapporti con il Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Daniele Frongia. Per il Ministero della Giustizia: il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Provveditore Regionale del Lazio, Abruzzo e Molise, Cinzia Calandrino; il Direttore della Casa circondariale “Rebibbia N.C. Raffaele Cinotti” Rossella Santoro.
Il progetto intende promuovere l’utilizzo di detenuti, con un limite di 50 unità al giorno, per porre in essere attività di pubblica utilità, in particolar modo per un intervento straordinario di pulizia e restituzione del decoro ad alcuni spazi pubblici, aree verdi e piazze di Roma Capitale.
Il progetto si fonda su attività di “lavoro volontario e gratuito”, tenendo conto delle specifiche professionalità e attitudini lavorative, promuovendo un percorso di sensibilizzazione al rispetto del bene comune, alla legalità, all’osservanza delle regole e delle norme, come elementi imprescindibili per il percorso di reintegrazione del colpevole.