Lite con Cecilia Strada: i grillini chiedono le dimissioni di Sgarbi

La risposta di Vittorio Sgarbi al post di Cecilia Strada (vedi foro sopra) è stata

«La figlia di Gino Strada può stare tranquilla: non troverà fascista che voglia fare sesso con lei, e tanto meno riprodursi in lei; non vorranno darle una gioia, sacrificandosi. La figa è un’altra cosa, e non ha orientamento politico. Per questo faticherà a trovare anche comunisti disposti a fare sesso con lei. Diciamo che la questione non è politica, e finirei qui».

Tale risposta di Sgarbi, si è addirittura trasformato in un caso politico regionale. Per la precisione un caso siciliano, visto che il critico d’arte è assessore alla cultura a Palazzo D’Orleans.

I consiglieri regionali siciliani del Movimento Cinque Stelle, infatti, si sono rivolti a Musumeci per chiedergli di ritirare la delega a Sgarbi. Il motivo? “La dialettica politica è una cosa, gli insulti coordinati e continuativi altro – hanno detto i pentastellati – Musumeci chieda scusa a nome del governo e gli ritiri la delega di assessore regionale alla Cultura e all’identità siciliana”. E così i grillini nel frattempo stanno preparando una mozione di censura.

A rinvigorire la polemica ci ha pensato infine il deputato regionale Claudio Fava, candidato alla presidenza della regione per la sinistra fuori dal Pd. “Musumeci decida – ha detto – o ritira la delega all’assessore Vittorio Sgarbi oppure, se non è libero di farlo, si dimetta lui”. Una dichiarazione che ha provocato la pronta reazione del critico d’arte (il quale, per ora, non ha alcuna intenzione di lasciare il posto: se ne riparlerà dopo le elezioni politiche, che lo vedono candidato): “Fava si occupi della sua fidanzata – ha detto – le trovi i biglietti che mi ha chiesto per andare a vedere la Juventus. Quindi non rompa i co… è ora di finire con questa storia delle dimissioni. Io ho semplicemente commentato una dichiarazione grottesca che è stata criticata da tutti, la signora Cecilia Strada non può fare la razzista, il sesso non si basa sull’ideologia”.

il Giornale