“Si fermino tutte le manifestazioni, si azzeri il rischio di ritrovarsi dentro divisioni o possibili violenze, che non vogliamo”. E’ l’appello lanciato dal sindaco di Macerata Romano Carancini nell’imminenza di varie iniziative dopo la morte di Pamela e il raid di Luca Traini.
Ma Grasso se ne infischia.
“La sinistra non è spaccata”, alcuni hanno accolto l’invito del sindaco di Macerata “altri hanno ritenuto prevalente manifestare i valori dell’antifascismo e non cedere la piazza ai movimenti fascisti”. Così il presidente del Senato e leader di Liberi e Uguali ospite di Radio Anch’io, spiegando che la piazza si può gestire “in modo ordinato, sicuro” e che “negandola si creano più tensioni”. I principi dell’antifascismo, ha ribadito, “non possono essere messi in discussione”.
“Cavalcare la paura – aggiunge Grasso – non fa bene al Paese, bisogna fermare le tensioni sociali”.
Speranza, Fratoianni e Civati scrivono a Gentiloni e Minniti definendo lo stop al corteo “sbagliato e pericoloso”. Il Pd, invece, con Maurizio Martina, annuncia l’organizzazione di una grande manifestazione nazionale, assieme alle associazioni promotrici dell’appello “mai più fascismi”. ansa
Anche la Kyenge ha deciso di ignorare l’invito del sindaco.