Stupri Rimini, Lega: Stop sconti di pena a reati gravi come la violenza sessuale

Il Tribunale dei minori dell’Emilia-Romagna ha condannato a nove anni e otto mesi di carcere i due fratelli marocchini di 15 e 17 anni e il 16enne nigeriano accusati di violenza sessuale per gli episodi avvenuti lo scorso agosto a Rimini.

“Una sentenza che lascia l’amaro in bocca” – commenta il candidato romagnolo della Lega Jacopo Morrone “perché troppo indulgente rispetto alla gravità dei reati commessi”. I minorenni protagonisti dello stupro di una turista polacca nel capoluogo riminese, hanno potuto usufruire dello sconto di pena dettato dalla formula del rito abbreviato: “una possibilità che per determinati reati, come lo stupro e l’omicidio, dovrebbe essere abolita e che la Lega ha tradotto in proposta di legge.”

Il testo, promosso dal leghista Nicola Molteni e approvato lo scorso novembre alla Camera dei Deputati “riforma il giudizio abbreviato, eliminando la possibilità di accedere a sconti di pena per gli autori di alcuni reati gravi, come lo stupro e l’omicidio” – attacca Morrone – “e sarebbe questo il caso perché 9 anni sono sempre troppo pochi per queste ‘bestie’.

Il disegno di legge della Lega mira a ridare dignità alle vittime di reati efferati come lo stupro e che hanno subito l’immenso dolore di un crimine violento. Un progetto che riprenderemo in mano per tradurlo in norma esecutiva una volta al Governo” – conclude il candidato romagnolo del Carroccio – “perché deve essere chiaro che non possono esserci sconti e scorciatoie per assassini e stupratori”.

Beatrice Lamio
Ufficio Stampa Lega Nord Romagna