Raid americani in Siria, contro le forze alleate del regime di Damasco. Ne ha dato notizia in un comunicato la cosiddetta “coalizione anti-Is“, secondo cui un centinaio di militanti sono rimasti uccisi nelle incursioni lanciate dopo che le forze filogovernative siriane “hanno condotto un attacco non provocato” contro uno dei quartier generali delle Forze democratiche siriane (Fds), sostenute dagli Stati Uniti.
L’operazione è avvenuta ieri, otto chilometri a est della linea di de-escalation sul fiume Eufrate. “In difesa della coalizione e delle forze alleate – si legge nella nota – la coalizione ha condotto raid contro le forze che l’hanno attaccata per respingere l’aggressione contro i partner impegnati nella missione contro Daesh”.
Secondo la Cnn, che cita una fonte militare americana, l’attacco contro le Sdf avrebbe avuto l’obiettivo di riconquistare territori, tra cui giacimenti petroliferi, presi all’Is nel settembre scorso. “Riteniamo che oltre 100 elementi delle truppe di Assad siano state uccisi”, ha detto la fonte, secondo cui non si contano vittime tra il personale della coalizione e delle Sdf, a parte un ferito tra queste ultime. ADNKRONOS