“Ho ricevuto minacce, anche nei confronti dei miei familiari, ma sono stato cresciuto da combattenti partigiani che mi hanno insegnato che i fascisti non vanno tenuti in considerazione, al momento buono scappano”. Lo ha detto, intervistato a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, parlando delle minacce ricevute dopo la sua visita di ieri a Macerata ai feriti nella sparatoria di sabato scorso.
“E’ un clima – ha proseguito il ministro a Radio Capital – che cresce da tempo, non c’è abbastanza riprovazione sociale di fronte ad alcuni atteggiamenti. Si è incominciato a discutere sul nesso tra immigrazione e questo atto di Traini, come se potesse trovare una giustificazione: se un nostro concittadino avesse fatto una cosa del genere all’estero, cosa sarebbe stato detto?”.
“Quest’anno – ha detto ancora Orlando – il numero degli stranieri presenti in Italia, dopo anni, è diminuito: sono piu’ gli italiani andati all’estero che gli stranieri arrivati. Berlusconi cosa direbbe se anche gli altri Paesi rimandassero indietro i nostri concittadini? I fenomeni vanno regolati, certo, ma questo modo di ragionare disonora il paese, la Costituzione e quella che pomposamente chiamano patria, che è una cifra di civiltà e di valori”.