“I tempi della Leopolda sono lontani, io andai a Firenze perché fui invitato dall’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi e la politica era lontana anni luce dalla mia mente. Così feci il mio intervento dal palco sull’immigrazione. Abbiamo avuto anche un rapporto di amicizia con il segretario del Pd, ma dal momento in cui c’è stato il cambio di rotta sui migranti, con la svolta di Minniti, sono rimasto deluso“.
Così, Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa, che avrebbe salvato migliaia di vite umane di profughi sbarcati sulla piccola isola, spiega la sua decisione di avvicinarsi a Liberi e Uguali di Pietro Grasso e di accettare la candidatura al Senato. “Non ho totalmente condiviso l’accordo con la Libia – dice all’Adnkronos – non la può condividere chi ha un minimo di umanità. L’immigrazione non è stata gestita come vogliono fare capire…”.
“Ho accettato perché ritengo che come ho fatto per il passato sul molo di Lampedusa, farò anche in politica. Ho accettato di buon grado, cercherò di fare il mio dovere e di farlo bene. La carica di senatore è una carica di grande responsabilità e io cercherò di dare delle risposte che fino adesso, soprattutto in alcuni settori non sono stati dati, compreso il Pd”. ADNKRONOS