ROMA – “L’Europa si trova di fronte ad un bivio: o compie un balzo in avanti o rischia di autocondannarsi alla marginalità a livello globale. Per andare in avanti deve avviare profondi cambiamenti: primi fra tutti, il ritorno alla politica e l’abbandono di una visione tecnocratica ed invasiva. Serve anche il cambiamento dei Trattati. Ci vogliono nuove regole che permettano di ridurre le distanze fra istituzioni e cittadini”. Così il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, in un colloquio con il Giornale sull’anno zero dell’Ue.
In merito al ruolo dell’Italia, “i cambiamenti non si possono realizzare senza la presenza attiva di un grande Paese fondatore e contributore netto”, dice Tajani, secondo cui “l’Europa non può ridursi ad un asse franco-tedesco se veramente vuole trasformarsi. Serve una Ue che guardi anche al Sud. Questa è la grande sfida – conclude – che si troverà di fronte il prossimo governo italiano”. ANSA Europa