Ius soli, la proposta: “Creiamo un partito che tuteli i migranti”

Salta la legge sullo Ius soli, la proposta: “Creiamo un soggetto politico che tuteli i migranti”

“Giovedì mattina, nell’ultima conferenza stampa di questa legislatura, il premier Paolo Gentiloni dando spiegazioni sulla sciagura che c’è stata in Senato qualche giorno fa sullo Ius soli ha dichiarato che “Non c’era incertezza sui contenuti, ma sui numeri. Mi permetto di dire che non è proprio cosi. Entrambe le incertezze vanno di pari passo: l’incertezza sui numeri è la conseguenza dell’incertezza sui contenuti”. Charles Tchameni Tchienga, presidente di Il Terzo Mondo Onlus, commenta la questione Ius soli che sta dividendo le opinioni di mezza Italia.

“Per quello che riguarda la questione dell’integrazione dei migranti, l’Italia con questa caduta di stile al Senato ha scritto la più brutta pagina della sua storia – prosegue Tchienga – È per volontà politica che quella legge è stata infangata e rigettata al Senato. I numeri parlano chiaro: il numero legale non c’era ed è mancato per 33 senatori. Erano assenti tutti i 35 senatori del Movimento 5 Stelle (alcuni erano in realtà presenti in aula, ma hanno deciso di non rispondere), così come tutti i senatori di Alternativa Popolare e Lega Nord, quasi tutta Forza Italia, 29 senatori del Pd (su 89) e 3 (su 16) di Mdp. Erano dunque assenti non solo i rappresentanti dei partiti contrari alla legge, ma anche una buona parte di quelli favorevoli.

Ormai in Italia è tutto chiaro: é la politica che ostacola l’integrazione dei migranti e non una carenza culturale in materia di immigrazione. Tutti i migranti naturalizzati Italiani ed appartenenti ad un qualsiasi schieramento politico devono prenderne atto. I tempi sono maturi per dare vita a un oggetto politico che ci tuteli per davvero, partendo da una riforma pensionistica che tenga conto dell’aspettativa di vita delle lavoratrici e dei lavoratori provenienti dai paesi terzi, importante per l’integrazione a 360 gradi dei migranti in questo paese. Dobbiamo integrarci anche nell’ingranaggio politico della vita italiana: l’andamento politico in Italia ci conferma che con un soggetto politico anche dell’1% si riesce a farsi valere, basta quella percentuale per dettare le proprie regole nelle varie sedi politiche e portarsi a casa dei risultati politicamente soddisfacenti. Oggi, chi politicamente ha sempre detto e sostenuto di stare dalla nostra parte ha ipotecato il sogno di 800mila ragazzi. Cosa vogliamo aspettare per capire che dobbiamo politicamente metterci in proprio assieme a chi la pensa veramente come noi? Non sarebbe un suicidio continuare a sperare nel buio con la paura di essere di nuovo scaricati? Perciò faccio un appello a tutti i migranti naturalizzati italiani e appartenenti a un qualsiasi schieramento politico a unirsi per riflettere sul fatto di dare vita a questo nuovo soggetto politico che avrà come principale missione quello di tutelare politicamente a 360 gradi gli interessi dei migranti, partendo dai territori e dalle circoscrizioni locali”.

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