“Verrete tutti sottomessi”, espulso marocchino pericoloso per la sicurezza nazionale

E’ stato espulso dall’Italia il cittadino di origini marocchine e residente ad Alessandria considerato pericoloso per la sicurezza nazionale. Affermava di “parlare solo con Dio” e considerava troppo “morbidi” i fedeli dell’Islam alessandrino-

L’espulsione è arrivata con provvdimento firmato dal ministro dell’Interno ed eseguita dalla Questura di Alessandria, che ha operato insieme all’arma dei Carabinieri. L’uomo era in carcere dal 24 novembre, dopo aver dato in escandescenza in via San Lorenzo: dopo aver minacciato varie persone, all’arrivo degli uomini della squadra volante aveva minacciato anche gli agenti, facendo cenno di volerli “sgozzare”. Salito in piedi su una panchina aveva mimato l’attivazione di una cintura esplosiva. Si era toccato il petto ed aveva urlato “Non vi dovete avvicinare, io parlo solo con il mio dio”.

Naimi, che era in Italia dal 1999 (arrivato in Toscana come clandestino) era arrivato ad Alessandria nel 2000. Si era sposato con una italiana, di Sezzadio, dalla quale ha avuto due bambini, che oggi hanno 13 e 9 anni.

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