Sparò e uccise il ladro entrato in casa sua, prosciolto Francesco Sicignano

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Finalmente! Dopo due anni e due mesi il calvario giudiziario di Francesco Sicignano è finito. Non è finito invece il calvario psicologico che probabilmente non passerà mai. Accusato di omicidio volontario per essersi difeso in casa sua da una banda di criminali stranieri, è stato prosciolto da ogni accusa!!! Archiviata la denuncia a suo carico!!

Francesco Sicignano, 65enne,  aveva sentito dei rumori nel suo appartamento al terzo piano di un palazzo di via Luigi Cagnola, ha visto sul balcone una figura indistinta che stava brandendo qualcosa, si e’ spaventato, ha estratto la sua pistola legalmente detenuta e ha fatto fuoco. Il pensionato ha raccontato che i ladri erano entrati in casa sua gia’ una volta.

“Non volevo che morisse”: sono le parole che ha più volte ripetuto ai carabinieri il pensionato, che ha sparato il ladro, un albanese 28enne, arrivato in Italia nel 2012 e con numerosi precedenti penali, l’albanese era stato espulso nel 2013. Poi sarebbe rientrato illegalmente.

I militari avevano trovato nella villetta una torcia accesa, elemento che  conferma la tesi dell’ uomo che ha sempre dichiarato di avere sparato dopo essersi trovato davanti una sagoma nera appunto con una torcia in mano.