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Diciannove razzi e due tubi di plastica rigida, utilizzati per il loro lancio, sono stati sequestrati la scorsa notte dalla Digos di Torino nei pressi del cantiere Tav di Chiomonte, in Valle di Susa. L’armamentario faceva parte delle ‘dotazioni’ utilizzate da circa duecento No Tav per assaltare l’area interessata dai lavori dell’Alta Velocità. Per circa due ore, i manifestanti hanno dato vita a ripetute esplosioni di razzi, bombe carta e fuochi d’artificio contro le forze dell’ordine. E hanno anche cercato con una fresa elettrica di tagliare la cancellata metallica predisposta per fermarli lungo i sentieri della zona.
Tre persone sono state fermate. Facevano parte di un gruppo di No Tav che, insieme ad alcuni esponenti del centro sociale Askatasuna di Torino, ha tentato di raggiungere il cantiere da Giaglione, lungo i sentieri della Val Clarea, dando vita ad un fitto lancio di bombe carta e fuochi pirotecnici contro le forze dell’ordine