Anche quest’anno resteranno senza tredicesima, pur avendone diritto, migliaia di lavoratori italiani. Sono i dipendenti delle imprese più piccole che ancora non sono uscite dalla crisi a dover rinunciare alla mensilità extra. Quasi il 20% delle micro imprese sarebbero costrette infatti a non pagare o a rimandare il saldo. E’ quanto emerge da un‘indagine dell’Adnkronos, condotta su un campione di oltre mille imprese di piccole dimensioni distribuite in tutte le regioni italiane. Il dato, comunque, è più basso rispetto alla stessa rilevazione dell’anno scorso, evidenziando un trend in progressivo miglioramento: è pari al 19% la quota di imprenditori interpellati (erano il 21% l’anno scorso, il 24% nel 2015 e il 27% nel 2014) che dichiara di non essere in grado di onorare il pagamento.
Sale invece la quota di chi, tra le imprese in difficoltà, segnala che già l’anno scorso è stato costretto a non rispettare con puntualità l’appuntamento con la tredicesima: sono il 55% (erano il 51% l’anno scorso e il 35% nel 2015), a dimostrazione che c’è una fascia di imprese che non riesce a invertire la rotta. Questo, nonostante i segnali di ripresa generale: secondo le stime Confesercenti-SWG, il valore complessivo delle tredicesime sale quest’anno a 43,7 miliardi, il 2,1% in più rispetto allo scorso anno.
A pesare sulle imprese che dichiarano di non riuscire a pagare le tredicesime, restano soprattutto le tasse e le difficoltà di accesso al credito. Tra le ragioni indicate per ‘giustificare’ il mancato pagamento della tredicesima, infatti, prevale l’eccessiva concentrazione degli adempimenti fiscali in dicembre, indicata dal 75% delle imprese che sono costrette a non pagare (erano il 73% nel 2016); resta stabile rispetto allo scorso anno la quota di imprese, il 27%, che denuncia la mancata concessione da parte delle banche del prestito necessario a coprire l’esigenza di maggiore liquidità. ADNKRONOS