Le sirene di allarme anti missili stanno risuonando nel sud di Israele nelle comunità attorno alla Striscia di Gaza. Lo dicono i media.
Migliaia di manifestanti filopalestinesi hanno marciato dopo la preghiera del venerdì a Istanbul, protestando con rabbia contro la decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Lo hanno riferito i giornalisti sul posto.Intonando slogan come “Gerusalemme è nostra e lo rimarrà!” e “Abbasso l’America, abbasso Israele”, i manifestanti hanno sfilato in corteo dopo le preghiere nella moschea ottomana di Fatih, nel centro di Istanbul.(fonte AFP)
”Ne’ Trump ne’ alcun altro potra’ cambiare la verita’ storica e geografica e la identita’ della Citta’ Santa. Sogna chi pensa che tutto si esaurira’ con le manifestazioni”: lo ha affermato a Gaza il capo dell’ ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh. ”La santa intifada di oggi ha inoltrato due messaggi: il primo, che respingiamo la decisione del presidente Trump (su Gerusalemme, ndr), e il secondo che siamo pronti ad immolarci per difendere Gerusalemme”.
Si appesantisce il bilancio dei palestinesi feriti in Cisgiordania nel corso di scontri con l’esercito israeliano. Secondo la Mezzaluna Rossa palestinese, i feriti sono finora 217. Di essi 162 sono stati intossicati da gas lacrimogeni, 45 contusi da proiettili rivestiti di gomma, sette colpiti da colpi di arma da fuoco e altri tre feriti in maniera diversa. A Gaza, a quanto risulta, i feriti sono una quindicina.(ANSAmed).