Branco in galera per uno stupro di gruppo. I tre furono trovati con i pantaloni abbassati disposti a semicerchio intorno ad una donna seminuda. Era lo scorso mese di giugno. Quel giorno le telecamere presenti sul muro perimetrale del collegio pontificio in via Ercole Rosa hanno ripreso tre uomini che, nel corso di una passeggiata insieme ad una donna, una cittadina ucraina, nel rione San Saba, hanno iniziato insistentemente a palpeggiarla, filmando con un cellulare l’intero accaduto.
A dare l’allarme al numero unico di emergenza, la guardia giurata preposta alla vigilanza dello stabile. Chiamati a verificare la segnalazione, gli agenti della Polizia di Stato hanno trovato gli uomini con le brache calate, disposti a semicerchio intorno alla donna, parzialmente vestita.
Branco a San Saba
Dopo aver sventato il tentativo di fuga, i poliziotti hanno poi proceduto alla loro compiuta identificazione, dando così l’input alla successiva indagine coordinata dalla Procura di Roma, volta a ricostruire gli eventi.
Grazie alla assoluta concordanza dei primi riscontri investigativi : la testimonianza della guardia giurata e la cristallizzazione del fatto da parte degli agenti, il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere, avanzata per i tre dal Pubblico Ministero, affidandone l’esecuzione agli uomini del commissariato Celio, guidati dalla dottoressa Stefania D’Andrea.
Branco in galera
Trattandosi di tre stranieri, tutti senza fissa dimora, il loro rintraccio in diverse zone delle Capitale è stato possibile solo con un minuzioso e capillare controllo del territorio, che ha permesso agli agenti di individuare dapprima la compagna di uno dei tre e poi l’intero gruppo. 32enni, due di origine romena e uno nativo della Moldavia, sono stati associati nel carcere di Regina Coeli.