“Giuseppe Povia è da tutti conosciuto per i contenuti apertamente xenofobi delle sue canzoni e rappresenta ormai una figura profondamente divisiva su molteplici temi tra i quali quelli dell’accoglienza, della solidarietà, della stessa unità del nostro Paese. Non è più tollerabile che un personaggio di questo tipo continui ad offendere una Associazione gloriosa come l’Anpi, sorta il 6 giugno del 1944, a soli due giorni dalla liberazione di Roma da parte degli Alleati e si permetta di oltraggiare la memoria dei Combattenti per la Libertà. I valori e i principi fissati nella nostra Carta Costituzionale, nata dalla Resistenza, non sono certamente quelli espressi dal cantante: valori e principi che Povia deve comunque assolutamente rispettare. L’annunciata presenza nella nostra città del cantautore arreca una grave ferita a Milano, capitale della Resistenza”.
Le dure parole sono di Roberto Cenati, presidente dell’Anpi di Milano, che ha commentato nelle scorse ore il nuovo concerto a Milano dell’ex vincitore del Festival di Sanremo, l’artista milanese Povia.
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Per il 16 dicembre 2017, infatti, è previsto uno spettacolo acustico fuori abbonamento del cantautore al Teatro della Memoria di Milano. Povia è noto per le posizioni nette a difesa degli italiani “contro l’invasione straniera” e sui “danni” dell’omosessualità; è da sempre vicino a idee di estrema destra. Già lo scorso settembre ebbe problemi per una sua esibizione a Trezzano. Il concerto venne annullato. Fu l’Anpi a segnalare la sua esibizione come inappropriata all’amministrazione comunale.
In risposta, Povia chiamo’ qualche tempo dopo i membri dell’associazione partigiani “minorati mentali-web Mini-Mind”.
Anpi e Osservatorio sulle nuove destre vogliono però andare a fondo anche questa volta: “Ci appelliamo a Milano, città antifascista, democratica e multietnica per la cancellazione di questo vergognoso evento“.