Il pm di Torino ha chiesto l’archiviazione della causa della dottoressa Silvana De Mari che aveva definito l’omosessualità una «malattia» e rivendicava il diritto alla battaglia contro l’omofobia.
Silvana De Mari, medico chirurgo specializzato in endoscopia, era stata indagata dalla procura di Torino per diffamazione aggravata dalla finalità della discriminazione e dell’istigazione all’odio razziale. Dopo che le sue parole, rimbalzate sui principali media nazionali fino alla trasmissione radiofonica “La zanzara”, avevano fatto insorgere i rappresentanti del Torino pride (Coordinamento delle associazioni lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e friendly) che aveva presentato un esposto in procura. Un’altra denuncia era stata presentata dalla Città di Torino.
Come riporta il Corriere, nei giorni scorsi, dopo mesi di indagini, il pm Enrico Arnaldi Di Balme ha chiesto al gip l’archiviazione. La dottoressa non sarebbe imputabile perché le sue opinioni personali generiche sarebbero rivolte “a una pluralità indiscriminata di persone” e non sarebbe possibile quindi individuare “il destinatario dell’offesa” con nome e cognome.