Il premier Paolo Gentiloni ha dichiarato da Tunisi che “la risposta al terrorismo non può essere solo militare”. Durante il punto stampa al termine dell’incontro con il presidente tunisino Beji Caid Essebsi, Gentiloni ha ricordato l’attacco di ieri contro una moschea sufi nel Sinai. “Siamo entrambi colpiti dalla strage terroristica che è avvenuta ieri nel nord Sinai, abbiamo tutti espresso la nostra solidarietà al governo ed al popolo egiziano, alle vittime”, ha affermato Gentiloni.
Il capo dell’esecutivo ha aggiunto: “Siamo consapevoli del fatto che questa orribile strage terroristica è uno dei segni del rischio che le forze terroristiche che hanno combattuto per Daesh (acronimo in arabo di Stato islamico del Levante e dell’Iraq) negli ultimi anni, insieme a gruppi di Al Qaeda ed altre forze jihadiste, possano costituire una minaccia grave. Per questo dobbiamo contrastarla insieme”. Agenzia Nova