“Vattene e muori”, è un estratto della lettera anonima di minacce ad una preside di un liceo di Roma colpevole di non aver voluto rimuovere i crocifissi dalle aule. Milena Nari, preside di uno storico liceo romano della Garbatella, è stata accusata di aver distrutto quello che era un liceo-ginnasio d’eccellenza a causa del sovraffollamento, il problema del crocifisso ha fatto il resto.
“C’è una sentenza della Cassazione e poi la mano di Dio serve sempre”, questa è la risposta della preside alla polemica che si è generata.
La lettera di minacce contiene altri pesanti insulti: “Datte e mori, sporca amica di minorati, storpi e croci“, ne è un esempio. Le prime scritte contro la preside comparvero nei bagni già dal maggio scorso, evidenzia il Fatto Quotidiano, ma la Nari ha continuato sulla sua linea.
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Sulla recente lettera indaga ora la Digos di Roma, che dà massima importanza alla vicenda. “Sono cose che fanno male ma non uccidono – afferma la preside – Anche se adesso vado avanti col cuore stretto in una morsa”. La Nari sostiene di non aver paura, ma a giugno chiederà il trasferimento in un nuovo istituto.