Imola, 99° anniversario dell’Indipendenza della Polonia

Imola – In occasione del novantanovesimo anniversario dell’Indipendenza della Polonia, venerdì 11 novembre 2017, l’associazione “Eredità e memoria” è lieta di condividere con la città di Imola il primo modello in argilla del busto del memoriale al generale Wladylslaw Anders (negli anni dell’Indipendenza Capitano di cavalleria), che verrà compiutamente realizzato fra tre anni, realizzato dallo scultore Luigi Enzo Mattei.

Tre sono le viste dello stesso modellato, tali da risultarne quasi diversificate interpretazioni, come ad alludere, nelle espressività dovute alla diversa luce, alle qualità universalmente ad egli riconosciute, quelle del valido stratega, del lungimirante educatore e del saggio politico.
Il modello ancora in definizione, nell’argilla malleabile, risulta quindi la prima parte dell’opera che risulterà a tutto tondo e a figura intera.

L’associazione “Eredità e memoria” e l’artista Luigi Enzo Mattei, in occasione del 99° anniversario dell’Indipendenza della Polonia, ribadisce anche l’interesse per la sua storia e vicinanza al suo popolo.

Di seguito, alcune note di carattere storico

In particolare, si ricorda la nascita della Seconda Repubblica di Polonia dopo che, nel 1795, fu spartita tra Russia, Prussia e Austria, sparendo dalle mappe geografiche per 123 anni.
La scelta dell’11 novembre come data di commemorazione è simbolica visto che il processo di restaurazione fu graduale, a partire dall’Atto del 5 novembre 1916 in cui tedeschi e austro-ungarici posero le basi per la creazione del Regno di Polonia (in realtà solo come stato fantoccio).
Aldilà di questo preliminare, tutto si realizzò tra l’ottobre e il novembre del 1918, e certamente non a seguito di quella dichiarazione. Tra le tappe più significative sono da ricordare la restituzione di Galizia e Slesia dall’Austria ufficializzata in un incontro tra le parti a Cracovia il 28 ottobre, la formazione di un primo governo provvisorio il 6 novembre a Lublino da parte di Ignacy Daszyński, e la contestuale presa di controllo da parte delle truppe polacche anche delle regioni sud-orientali di quel territorio identificato come polacco.
L’apice si raggiunse il 10 novembre, quando il maresciallo Józef Piłsudski arrivò a Varsavia dopo esser stato rilasciato dai tedeschi che lo tenevano prigioniero: il giorno dopo, l’11 novembre, prese in consegna dallo stesso Daszyński le redini del potere con il compito di formare un nuovo governo. Una settimana dopo nominò Primo Ministro Jędrzej Moraczewski, in attesa delle prime elezioni popolari che si tennero nel gennaio del 1919.

Gabriele Ravanelli