Acciaio: a Sideralba stabilimenti ex Ilva in Tunisia, 400 posti di lavoro

TUNISI, 03 NOV – Dopo quasi un anno di attività preliminari e l’aggiudicazione di un bando di gara internazionale, Sideralba, azienda del Gruppo Rapullino, guidato da Tommaso e Luigi Rapullino, specializzata nella produzione e nella commercializzazione di tubi, nastri e lamiere da coils, con sede ad Acerra, in provincia di Napoli, ha firmato il contratto di acquisizione delle società in Tunisia, Tunisacier s.a. e Ilva Maghreb s.a., già appartenenti al gruppo ILVA. Lo rende noto un comunicato dell’azienda precisando che “l’importante investimento rappresenta per il Gruppo Rapullino una pietra miliare nel processo di crescita internazionale, già avviato da alcuni anni”.

Si tratta di un’operazione da circa 20 milioni di euro, che punta alla ripresa produttiva dello stabilimento entro un anno e al recupero graduale del lavoro di circa 400 dipendenti, tutti del posto, ma già dotati delle competenze necessarie avendo lavorato per anni prima che l’attività venisse sospesa in seguito alle vicissitudini dell’Ilva.

Nel sito tunisino di Biserta si produrranno coils e bobine di acciaio laminato e a regime lo stabilimento produrrà 300.000 tonnellate di acciaio all’anno ed occuperà 400 persone. La cerimonia di passaggio si è svolta il 27 ottobre scorso alla presenza del Presidente del Parco delle Attività Economiche di Biserta, Fatma Chiboub.

Al termine della cerimonia sono arrivate le congratulazioni dell’ambasciatore d’Italia a Tunisi, Raimondo de Cardona, il quale ha affermato che “questo investimento industriale di un’azienda italiana rappresenta uno dei più importanti investimenti in Tunisia degli ultimi anni”.

“Il nostro interesse per queste due società è volto ad un duplice obiettivo – aveva dichiarato l’a.d. Luigi Rapullino al momento della presentazione dell’offerta – da un lato perché rappresenterebbe una verticalizzazione del nostro business e dall’altro perché ci garantirebbe un importante approdo sui mercati internazionali del nord Africa”. (ANSAmed)