La giornalista e fondatrice di Report ha lasciato la Rai per contrasti sul suo ruolo futuro e nell’annunciare il suo addio ha, di fatto, smascherato i veri piani di viale Mazzini. A mandare in tilt l’azienda pubblica sarebbe stata la proposta della Gabanelli di realizzare una striscia quotidiana di 4 minuti in piena campagna elettorale. No secco. Troppo rischioso averla in onda in un momento così delicato politicamente?
“Lasciare il servizio pubblico è stata una sofferenza enorme – ha spiegato la Gabanelli -. Penso di non avere avuto scelta per la mia dignità professionale”. Per lei il direttore generale Mario Orfeo aveva pensato alla condirezione di Rainews con delega al sito, un ruolo prestigioso ma solo si facciata, senza reali poteri effettivi. O almeno, non quelli sognati dalla Gabanelli: “Era una prospettiva che non mi consentiva di dare risultati proporzionati all’esperienza maturata. Sono ferma da una anno”, ha rincarato, sottolineando come il suo progetto fosse un solo portale web che coinvolgesse tutti i 1.600 giornalisti Rai. Irrealizzabile, stando alla risposta di Ofeo.
Il Cda in verità ha bocciato anche un’altra proposta della Gabanelli: una striscia quotidiana di 4 minuti di un fatto raccontato per numeri. “Dicevano che non erano stati previsti nel palinsesto ed ora sarebbero stati un problema. Un problema 4 minuti?!“.
“Orfeo mi ha detto – ha precisato al Corriere della Sera – che se ne sarebbe potuto riparlare a giugno. Non ho altro da aggiungere altro”. Evidentemente, conclude, “in campagna elettorale mi volevano defilata”.