In Europa non è tempo di costruire trincee, di arroccarsi, come a Caporetto, mietendo “innumerevoli vittime a fronte di risibile conquiste”. E’ l’ammonizione del Papa, davanti ai partecipanti al “Dialogo (Ri)Pensare l’Europa”, organizzato dalla Commissione degli episcopati europei con il sostengo convinto della Segreteria di Stato vaticana.
Papa Francesco ha anche avuto un colloquio con il primo vicepresidente della Commissione europea, Franz Timmermans, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e la vicepresidente, Mairead McGuinness.
Chiedendosi cosa i cristiani possano fare per ridare un’anima all’Europa, papa Bergoglio ha rivolto ai presenti uno dei suoi grandi discorsi europei: il suo sogno di una Europa che “dall’Atlantico agli Urali, dal Polo Nord al Mare Mediterraneo” non manchi la possibilità di essere “luogo di dialogo” e “agorà”. Una Europa in cui le persone non siano solo cifre, i migranti non siano solo quote, i lavoratori non siano solo indicatori economici. ansa
SE COMINCIASSE A FARE IL PAPA E’ SEMPRE TARDI: