Manifestazione ‘Oltre il velo’, iniziativa strumentale imposta ai bimbi delle elementari

SANTARCANGELO. LA MANIFESTAZIONE ‘OLTRE IL VELO’ APPRODA IN REGIONE. DEPOSITATA INTERROGAZIONE. MORRONE, POMPIGNOLI, GALLI (LEGA NORD): “INIZIATIVA STRUMENTALE INADATTA A BAMBINI DELLE ELEMENTARI. CONFUSIONE IN GIUNTA PARMA”

La polemica sulla manifestazione ‘Oltre il velo’, programmata a Santarcangelo di Romagna dal 23 al 28 ottobre 2017, non si spegne.

Al centro delle critiche di Jacopo Morrone, segretario della Lega Nord Romagna, Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale, e Bruno Galli, responsabile del Carroccio in provincia di Rimini, c’è anche la replica “fumosa” del vice-sindaco che

“di fatto fa marcia indietro e sconfessa il programma dell’iniziativa promossa dall’amministrazione di cui fa parte, dimostrando l’imbarazzo e la confusione della Giunta di Santarcangelo che invitiamo a evitare di sostituire insegnanti e genitori nelle scelte educative di bambini così piccoli”.

È stata infatti la stessa amministrazione comunale a enfatizzare la lettura in classi delle scuole elementari di ‘brani di narrativa araba’ che, secondo quanto riferito da un articolo di stampa di ieri, corrisponderebbero ad “alcuni brani dal libro Porto il velo, adoro i Queen”. L’autrice di questo testo sarebbe Sumaya Abdel Qader, eletta consigliera comunale a Milano nella lista PD, al centro della cronaca, secondo una rassegna stampa che copre diversi anni, per la sua appartenenza all’islam più ortodosso della galassia Ucoii, l’unione delle comunità islamiche italiane, che sarebbe contigua ai Fratelli musulmani, un movimento islamista radicale internazionale.

Sumaya Abdel Qader sarebbe anche tra i fondatori dell’associazione dei Giovani musulmani d’Italia, solo teoricamente finalizzata a promuovere la mediazione tra la cultura araba e quella occidentale e ad aiutare le nuove generazioni a integrarsi nella società italiana. In concreto l’atteggiamento dell’associazione sarebbe assai diverso e al suo interno sarebbero emerse gravi posizioni antisemite e in chiave anti-israeliana.

“Dunque – sottolinea Morrone – sembra che ci troviamo di fronte a esponenti di quel mondo dell’islam politico in Italia che persegue la stessa strategia già usata in altri paesi occidentali di infiltrare il tessuto sociale e di entrare nelle istituzioni sfruttando, tra l’altro, l’appoggio di partiti politici più inclini ad accettare le loro richieste e approfittando di tutti i portatori d’acqua che consentono questa penetrazione”.

“Quello che non va – stigmatizzano gli esponenti leghisti – è che si scambi questo chiaro disegno politico di legittimazione identitaria e accettazione acritica di rigidi precetti del mondo islamico, in contrasto inconciliabile con i principi della nostra Costituzione e con i pilastri della nostra civiltà, per un’iniziativa adatta a bambini della scuola elementare, in nome dell’educazione interculturale che potrebbe facilmente sfociare in una visione relativista delle varie culture, altrettanto dannosa per la nostra società della fallimentare ideologia multiculturale”.

Ma c’è di più: sembra che molti genitori non fossero stati avvertiti dell’iniziativa, a cui avrebbe partecipato anche una richiedente asilo non si sa per quale motivo e in quale ruolo.

Di qui, la presentazione in Regione di un’interrogazione, dove il consigliere Pompignoli rivolge una serie di quesiti alla Giunta Bonaccini, su chi abbia progettato e deciso l’iniziativa, sull’eventuale utilizzo fondi regionali, sull’attività e sui contributi elargiti all’associazione riminese Arcobaleno, che avrebbe collaborato con il Comune di Santarcangelo all’organizzazione dell’evento, sul ruolo svolto dal Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar) dell’Unione di Comuni Valmarecchia.

“Chiedo anche – spiega il consigliere – se la Giunta consideri la questione del ‘velo’ e la lettura di brani sul tema di un’autrice con un ruolo politico di parte di interesse per bambini della scuola elementare”. “Al contrario, – concludono Morrone, Pompignoli e Galli – pensiamo che si tratti di un’imposizione strumentale, inefficace e inadatta a bambini, utile solo all’autopromozione di amministratori locali, alla legittimazione di visioni ideologiche di parte e a obiettivi di affermazione identitaria da parte di componenti islamici della società”.

Ufficio Stampa Lega Nord Romagna