di Mary Pace
(Mary ha studiato tattica militare-strategia.intelligence. Precedentemente: Università Cattolica Maria SS. Assunta Roma e SMIPAR Scuola Miliitare di Paracadutismo)
Con lo specifico proposito di fugare ogni sorta di dubbio, in via preliminare pare opportuno rilevare come, anche all’interno di prestigiosi ed autorevoli apparati dello Stato, ossia le Forze Armate e le Forze di Polizia, si siano riscontrate alcune deprecabili “mele marce”, le cui deplorevoli azioni sono emerse alla luce del sole, in tutta la loro negativa evidenza. Tuttavia, la presenza di scellerati personaggi corrotti rappresenta un fatto alquanto comune in ogni àmbito della vita umana, sia esso lavorativo o meno. Nessun ambiente, purtroppo, ne risulta immune. Si tratta di vicende che si perdono nella notte dei tempi. Ciononostante, la sussistenza di tali censurabili condotte non può di certo gettare la pur minima ombra di infamia a tutti gli Uomini e le Donne che, ogni giorno, indossino fieramente una Divisa, dovendo affrontare i duri sacrifici che una tale professione comporta. Gli onesti Servitori dello Stato non possono e non debbono rispondere, nemmeno a livello morale, di eventuali delittuose azioni perpetrate da tali colleghi e commilitoni, i quali, è bene ribadirlo, costituiscono comunque una estrema minoranza.
Piuttosto, mi soffermerei ad illustrare un altro detestabile aspetto che, ai giorni nostri, caratterizza le Forze Armate e di Polizia italiane. Infatti, si avverte un pericoloso squilibrio all’interno delle suddette Istituzioni. Si osservano troppi “alti papaveri”, rispetto a quella che risulta essere la reale composizione quantitativa della truppa. Abbiamo una sovrabbondanza di Capi e Comandanti, molti dei quali sono pronti soltanto ad ostentare insegne di grado, soprattutto laddove si tratti di Generali ed Ammiragli. Molti di loro sono soliti sottostare ed adagiarsi supinamente alla volontà del decisore politico, qualunque essa sia, seppure nociva agli interessi dei propri soldati e del Corpo d’appartenenza. Non sono abituati ad assumersi le responsabilità del ruolo rivestito e del comando impartito. Di fatto, essi sono uguali ai politici professionisti, poiché si adeguano al loro medesimo livello, operando come se avessero dismesso la Divisa.
Innanzi tutto, noi veri Patrioti italiani siamo sempre stati favorevoli al Servizio Militare obbligatorio, di cui sollecitiamo energicamente un immediato ripristino. Infatti, riteniamo utilissimo tale strumento, al fine di “svezzare” i nostri giovani, affinché essi possano diventare “uomini”. La Leva Militare determina un inquadramento disciplinato e consente di assimilare vari fondamentali Princìpi, quali rispetto della gerarchia ed amor di Patria.
Purtroppo, dobbiamo prendere atto della insussistenza delle Istituzioni italiane. Nel nostro Paese non esistono i Ministri degli Affari Esteri, dell’Interno e della Difesa. Semplicemente, non pervenuti. Si va oltre una schietta inefficienza operativa. Qui, proprio, tali organi risultano totalmente inconsistenti e fittizi, in relazione all’assolvimento di quelli che dovrebbero essere i precipui compiti istituzionali.
In luogo delle Istituzioni, sussistono vere e proprie “associazioni a delinquere”. Lo Stato non esiste. L’autorità viene meno, mentre il potere pubblico d’imperio non è esercitato.
Se in campagna elettorale non fanno altro che prodigarsi in velleitarie promesse (mai onorate), i politici di “razza”, una volta ricoperta ufficialmente la relativa carica pubblica, si preoccupano esclusivamente della spartizione del potere istituzionale. Siamo quindi costretti ad assistere al solito vergognoso scempio dell’assegnazione delle “poltrone”, che soggiace a regole completamente avulse dalla realtà nazionale e dai problemi dei cittadini. Essi ricorrono unicamente a pretese ricattatorie, gli uni verso gli altri, quale strumento “principe”. Tale modus operandi, viceversa, è spacciato al pubblico come una fisiologica “relazione” di forze, tendenti all’equilibrio, nonché tipica espressione di un “maturo” sistema democratico. Niente di più falso!
Ci stiamo avvicinando al rinnovo della classe politica, tramite consultazione elettorale. Tuttavia, ormai da troppi anni, il Popolo italiano aspetta legittimamente di partecipare alla concreta vita politica del Paese, potendo palesare le proprie idee, concretizzandole ed associandole ad uno specifico partito/movimento. E’ di solare evidenza che, invece, i componenti dell’attuale abusiva classe politica, soprattutto gli esponenti di Governo, debbano essere tutti arrestati e reclusi in carcere, poiché, di fatto, si sono resi responsabili di criminali condotte, estrinsecatesi soprattutto in usurpazioni di funzioni pubbliche.
In questa delicata fase storica, da cui dipende la stessa sopravvivenza della nostra Patria, quale soggetto politico-istituzionale, sarà doveroso monitorare attentamente l’operato dei noti giudici plebei.
Sono letteralmente schifata, nel constatare una situazione generale così corrotta, dissoluta e decadente.
Nessun politico deve permettersi di sfruttare, a proprio esclusivo piacimento e nel tentativo di perseguire personalistici interessi, le nostre Forze Armate e di Polizia. Esse rappresentano l’orgoglio della Nazione! Costituiscono l’ossatura, la spina dorsale, della parte ancora viva e sana di questo Paese! Pertanto, esse meritano di essere trattate unicamente con i “guanti di velluto”. Infatti, in caso di concreto pericolo alla sicurezza e grave minaccia alla nostra stessa esistenza come Popolo, sono le Forze Armate e di Polizia ad intervenire repentinamente, con l’obiettivo di difendere, anche a costo della vita, la nostra Patria! Si tratta di Uomini e Donne eccezionali, abituati ad occupare la prima linea del fronte, sia in àmbito nazionale, sia nei teatri di crisi internazionali. Essi sono sempre pronti all’estremo sacrificio, pur di tutelare la nostra Patria, dalle onnipresenti attività criminose e terroristiche.
I nostri abietti politici non possono assolutamente azzardarsi ad abbandonare (ne risponderebbero con la propria vita) le nostre Forze Armate e di Polizia, durante lo svolgimento delle operazioni loro assegnate: tutela sicurezza nazionale ed ordine pubblico, controllo territorio, prevenzione e repressione reati. L’odierno nemico si manifesta tramite una indiscriminata invasione, scientemente predisposta ed i cui effetti risultino sommamente destabilizzanti, da parte di clandestini bastardi, i quali sono portatori unicamente di pretestuoso odio, efferata violenza e condizioni igieniche altamente insalubri.
Politici scellerati stanno sacrificando i nostri migliori Uomini (e Donne), i quali sono inviati ad operare sul campo senza i necessari strumenti, materiali e giuridici, che permettano loro di tutelare l’incolumità propria e dei cittadini. Essi restano costantemente esposti alle delittuose azioni giudiziarie, avviate da criminali magistrati. Tali valorosi sono mandati a morire, ad immolarsi sull’Altare della Patria.
Del tutto inconcepibile ed inaccettabile che la nostra Marina Militare debba essere impiegata non per difendere i nostri confini, bensì per importare sul nostro sacro suolo questa orda barbarica di clandestini, i quali non scappano affatto da alcuna guerra. Infatti, sono soprattutto giovani in salute ed in età militare, ad approdare impunemente a riva. La nostra Nazione è ormai soggetta ad un allarmante fenomeno, in costante aumento. Si tratta della costituzione di vere e proprie zone di extraterritorialità, in cui si consumano gravi reati, ma dove la potestà punitiva dello Stato è completamente assente.
Questi clandestini debbono essere abbandonati in mare! Che affoghino pure!
Il nostro Paese spende circa 5 miliardi di euro all’anno, per condurre tali deplorevoli operazioni di coatta importazione di immigrati. Si sprecano così ingenti fondi, delittuosamente sottratti al nostro Stato Sociale ed al Comparto Difesa.
Il sangue di noi veri Patrioti è ardente! Brucia nelle nostre vene! Non possiamo restare inerti, ad assistere ogni giorno all’agonia della nostra sofferente Patria!
Un tempo, i nostri Militari erano assolutamente rispettati e, giustamente, temuti. Ognuno di essi dettava legge, poiché incarnava l’imperio e l’autorità dello Stato! L’accesso alle Forze Armate e di Polizia era vincolato esclusivamente al merito! Non esistevano biasimevoli nepotismi, né censurabili raccomandazioni! La massima espressione di prestigio ed autorevolezza delle suddette Istituzioni, anche in àmbito internazionale, si è manifestata durante il Fascismo.
Dovranno essere necessariamente privati della cittadinanza coloro i quali, ad oggi, continuino imperterriti a sostenere le attuali politiche governative, predisposte con l’obiettivo di favorire l’invasione del nemico straniero, nonché di imporre la diffusione del meticciato (favorito in tutto e per tutto rispetto ai veri italiani). Si tratta dei nemici peggiori, poiché traditori e disertori, provenienti dall’interno. Essi sono più pericolosi dell’avversario esterno, il quale si presenti come tale. Costoro saranno dichiarati apolidi, sempre che non preferiscano acquisire la nazionalità di qualche Paese dell’Africa subsahariana. In ogni caso, anch’essi andranno espulsi. D’altronde, qualsiasi sano organismo tende, per natura, ad eliminare i patologici corpi estranei, che costituiscano unicamente causa di letali infezioni.
A prescindere da ciò che di estremamente funesto possa accadere, io starò sempre al fianco dei nostri eroici Uomini (e Donne), appartenenti alla Forze Armate e di Polizia!
Marcerò insieme a loro!
Vincere o morire!
Mary Pace