Roma 17/10/2017
Egregio Stefano Ercolani, EX Presidente di Asset Banca, visto quanto da lei pubblicato attraverso gli organi di informazione sammarinesi, le chiedo:
con che coraggio è ancora lì a parlare di scippo di Asset ai soci per ragioni politiche e a ribadire un’ onestà e regolarità di comportamenti da parte di quell’Istituto, quando lei sa benissimo che in Tribunale sono stati depositati documenti che evidenziano e comprovano non solo le responsabilità del Vs Direttore Generale e di tutti i CdA (revisori dei conti in testa) ma addirittura probabili complicità con Banca Centrale nella sottrazione di ogni avere (“custodito” presso la vs “onesta” banca) ad una cliente ignara?
Come mai di fronte alle evidenze documentali – di cui il Vs Legale rappresentante, Giacomo Ercolani era talmente al corrente che addirittura minacciò le giornaliste de Il Fatto Quotidiano quando inviarono mail con domande sul caso – avete permesso che si reiterasse un’ ingiustizia (oltre che diversi reati tra cui la resistenza temeraria) nei confronti di una privata cittadina italiana defraudata, come detto, di ogni suo avere grazie all’operato del vs ex Direttore generale da voi e dal vs CdA allora nominato tale, nonostante una denuncia penale sulla testa, la cui fondatezza risiedeva e tutt’ora risiede nei documenti ora anche in Tribunale oltre che in VS possesso dal momento dell’acquisizione di BCS di cui egli fu vicedirettore e responsabile finanza?
Con che coraggio, visto quanto agli Atti (su tutto, oltre ai Decreti Commissariali, le dichiarazioni del Sindaco Revisore che dichiarò in testimonianza giurata la presenza di “diverse posizioni” prive dei minimi crismi della legalità) e sapendo perfettamente quanto stanno comportando, lei scrive questi comunicati stampa?
Con che coraggio avete preteso quale Asset Banca – attraverso una resistenza temeraria fuori da ogni possibile immaginazione, avallata dallo Studio Mularoni in maniera del tutto “quantomeno inspiegabile” viste le norme al proposito – una sentenza dallo Stato di San Marino in base ad accordi “particolari” sull’acquisizione di BCS per restituire alla cliente quanto comunque evidentemente dovuto da BCS a causa dell’operato del Vs Direttore Generale Paolo Droghini, quando TUTTE le “irregolarità” erano già chiare e limpide su qualunque dei vostri sistemi informatici, come evidenziato anche dal Commissario Morsiani nel fascicolo penale depositato anche in sede civile e nelle cui motivazioni si legge testuale:
“a questo proposito, va osservato come proprio nel reciproco vantaggio determinato dall’allargamento della clientela perseguito con la collaborazione tra RUGHI e Banca Commerciale Sammarinese abbia trovato ragione il riscontro di lacune nel sistema di vigilanza e controlli interni che appare emergere a fronte dell’operatività di XXXXX, tenuto conto dei marcati indici di inadeguatezza che la stessa evidenzia.”?
Se per caso lei dovesse aver voglia di obiettare dicendo che Asset con i comportamenti di Banca Commerciale Sammarinese non ha nessuna relazione la avverto (ma tanto lo sa già) che purtroppo per lei e per tutta la sua ex ciurma non è così.
Ciò in quanto nel 2012 e successivamente (ovvero quando Asset si “fece carico” delle pendenze di BCS grazie alle garanzie sul credito d’imposta concessele dall’allora Governo in carica), nessuno, lei in testa, si premurò di avvisare Banca Centrale delle gravi violazioni commesse da BCS (già note per via degli esposti a BCSM e soprattutto per la denuncia penale sulla testa proprio Direttore Generale) addirittura anche in relazione alla Legge Sammarinese sul riciclaggio e l’antiterrorismo, né sulle violazioni e/o gravi negligenze della dirigenza tutta che come già detto NON POTEVANO NON SAPERE.
Non solo, ma addirittura il Vice direttore generale di BCS, Paolo Droghini (insieme al suo successore Valerio Benvenuto e a tutti i cda di allora, tra i principali responsabili delle mancate comunicazioni a BCSM di quanto commesso in BCS nei confronti di cliente italiana), che dopo l’acquisizione passò a fare il Direttore Generale di Asset, secondo quanto evidenziato dal Commissario della Legge e considerato quanto agli Atti del Commissario di Banca Centrale depositati pressi il Tribunale Unico, è stato molto probabilmente responsabile diretto (come altri, lei compreso) anche di occultamento e falso reiterati a tutt’oggi e perseguibili anche in Italia.
Ma non ho finito. E continuo a chiedere:
come mai, poi, nessuno di Voi Soci e Funzionari ha mai pensato che l’occultamento manifesto e doloso di informazioni, sommati alla mancata denuncia dei fatti a BCSM al momento dell’acquisizione (la vertenza era già aperta) oltre che enormi violazioni di ogni norma in merito alla gestione del credito, non potesse e non possa rappresentare una pregiudiziale a detto rimborso da parte dello Stato (del resto anche solo quanto da voi commesso in questo frangente parrebbe essere una truffa ai danni dello Stato o no?), viste tra l’altro anche le normative antiterrorismo ed antiriciclaggio probabilmente violate dai Vs funzionari pur di tacere l’illecito?
Come mai nessuno di voi ha preso in esame l’ipotesi, e men che meno ne ha avvisati i soci, che questo traccheggiamento inumano (trattandosi di persona fisica, violata in almeno cinque dei suoi diritti garantiti dalla carta europea sottoscritta dalla Repubblica di San Marino, Artt. 1,2,3,6,17), portato avanti grazie alla gravissima negligenza, se non addirittura con la complicità di Banca Centrale, altrettanto responsabile (nelle persone del suo ex Direttore Generale Giannini nonché dei Commissari Gumina e Ielpo) vista la mancata vigilanza nonostante l’Esposto Ufficiale giuntole ben due anni prima del deposito delle denunce penali, avrebbe potuto avere ripercussioni sul Vs Istituto a causa dell’omertà a dir poco discutibile, oltre a cosa avrebbe potuto e potrà comportare a livello non solo di risarcimento, ma anche di sanzioni?
C’è qualche legame tra questa vs sicurezza ostentata in comparse sterili e menzoniere e, per esempio, il metodo di archiviazione del Procedimento penale da parte del giudice di primo grado Antonella Volpinari che nemmeno chiese una verifica della presenza di quanto contestato dalla cliente sin dal primo momento e poi “sbucato” fuori dopo la riapertura delle indagini?
Ricordo a questo proposito quanto al decreto di riapertura delle indagini dopo la scandalosa archiviazione:
“Considerato che:
le indagini compiute nell’arco di tempo superiore ai due anni non hanno riguardato i vertici dell’istituto bancario presso il quale era stato aperto il conto corrente, né il comportamento delle persone che hanno consentito al prevenuto di operare senza titolo e senza il consenso dell’intestatario del conto, né la natura dei rapporti tra costoro e il prevenuto, anche sul presupposto non privo di rilievo che l’apparente delegato ad operare sul conto della sig.ra G.M era la stessa persona che rappresentava la società acquirente dell’immobile (YYYY);
neppure sono state compiute doverose indagini sulla natura delle attività poste in essere dalla società in questione, sul giro di affari compiuti e sulle somme in entrata e in uscita dai conti correnti alla medesima riferibili, nonché sui rapporti tra tale società e la Banca commerciale sammarinese”
Ciò in buona sostanza significa sostanzialmente che il Commissario “nulla fece”.
E “nulla fece”, nonostante si immagini in quanto “giudice” al corrente dell’esistenza di una Legge Costituzionale della Repubblica di San Marino che andrebbe applicata in questi casi, ovvero la numero 144 del 2003 che all’articolo 9 dice in sintesi che Chiunque abbia subito un danno conseguente a provvedimento giudiziario del Magistrato adottato per diniego di giustizia può agire contro lo Stato (ovvero i sammarinesi) per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e morali. Specificando che costituisce diniego di giustizia, l’omissione o il ritardo del magistrato nel compimento di atti del suo ufficio (e in questo caso ci furono entrambe). Si aggiunge inoltre, come ciliegina sulla torta, che costituisce colpa grave la negazione, determinata da negligenza inescusabile, di un fatto la cui esistenza risulta incontrastabilmente dagli atti del procedimento come evidente da più di due anni presso il Tribunale Unico. Per fortuna, nello stesso Tribunale, ci fu chi capì la gravità dell’astensione da qualunque mossa da parte del Commissario incaricato, e quanto ai Vs funzionari molto gradito pareva essere stato scongiurato.
Egregio Stefano Ercolani, ma lei quando scrive le falsità di cui ha scritto per mesi, ha minimamente presente quello che può aver provocato “a cascata” il suo comportamento e quello di tutti in accordo con lei?
Ha idea di cosa possa comportare, nel caso specifico, la deprivazione di ogni avere per una persona (oltretutto di sesso femminile, a 57 anni compiuti nell’anno della “sottrazione” e all’inizio della crisi economica peraltro), causata dal suo e dal vs comportamento a dir poco irresponsabile?
Ritengo sia superfluo ricordarle che TUTTO costa, così come il fatto che “venire segnalati” alla centrale rischi del “sistema creditizio” sammarinese ed italiano di conseguenza, a causa dell’illegale comportamento di quelle stesse banche che hanno provocato scientemente e colpevolmente quanto accaduto alla vittima, crea un’ulteriore impasse economico finanziaria praticamente insuperabile, tenendo conto oltretutto di quant’altro è condizionato da tale segnalazione.
Immagino che lei possa immaginare che chi venne colpito dal suo comportamento e da quello dei funzionari di BCS (da voi “accolti” e difesi attraverso la “solidarietà in giudizio” reiterando la negazione e l’occultamento della verità da parte addirittura dal Vs Direttore Generale e del Vs legale rappresentante Giacomo Ercolani, addirittura in una mail – scripta manent- in risposta a giornaliste de Il Fatto Quotidiano) abbia avuto familiari che di conseguenza possano avere subito danni e magari, considerata l’età di qualcuno, addirittura irreparabili?
Con che coraggio lei e i suoi ex dirigenti dichiarate di “avere sempre agito nel pieno rispetto della normativa”, visto quanto sopra?
Inoltre le chiedo:
ma lei i suoi sodali lo sapete che il “falso ideologico” è un reato grave e che lo è ancora di più quando si commette con dolo e che diventa reato odioso, quando si tenta maldestramente di coprire reati finanziari a danno della collettività?
Davvero non capite come certe dichiarazioni siano, quantomeno, fuori luogo visto quanto detto essere già agli Atti da anni (e che non può non conoscere visto che è direttamente coinvolto in quanto ex Presidente), soprattutto se questi sono stati commessi addirittura a danno della Repubblica che, grazie al comportamento menzognero, delittuoso e irresponsabile della Dirigenza Asset tutta, con ogni probabilità si troverà a risponderne economicamente, con conseguente danno su un Erario decisamente sotto pressione di questi tempi e sui soliti vessati cittadini sammarinesi?
Come fa a non capire che (se poi questi sordidi e vili reati sono stati commessi nei confronti di un privato cittadino, il quale ovviamente per far valere le sue ragioni si trova invischiato in un duello legale paragonabile a quello di Davide contro Golia), in quanto Presidente si commettono reati di occultamento e falso reiterato?
Mi tolga infine una curiosità:
ha mai considerato umanamente, a prescindere da quelle che comporta “fattualmente” il venire derubati di tutto, le conseguenze dovute allo stress creato dalla resistenza in giudizio, come già scritto, palesemente e dolosamente temeraria, considerato come lei e i vs dirigenti sapeste (o poteste sapere) TUTTO dal primo istante con un semplice click?
Ha considerato il caso che la vostra vittima possa avere già avuto conseguenze fisiche direttamente attribuibili a quanto accadutole per responsabilità di BCS, e reiterato dai loro stessi dirigenti passati “misteriosamente” tra le fila di Asset sotto la sua Presidenza?
Si sente nel giusto e dorme sonni tranquilli sapendo che i suoi “bravi” hanno reiterato tali comportamenti alla faccia delle responsabilità che, così facendo, hanno accollato su tutti i soci e ora su tutti i cittadini della Repubblica di San Marino?
È orgoglioso delle sue invettive trabordanti di supponenza, presunzione e falsità che, nonostante tutto, continua a scrivere riempiendosi le fauci con parole come onestà, complotto contro di lei, contro i soci Asset etc? …
Si vergogni. Umanamente e professionalmente.
Stefano Davidson