di Andrea Tumiotto
L’allarme è scattato verso le 20.30 quando in via Prepositura improvvisamente si sono formate lunghe code che hanno paralizzato per circa un’ora il traffico.
Quanto successo ha dell’incredibile, e supera i limiti dell’immaginabile per una città che fino ad alcuni anni fa era definita, serena, tranquilla e sicura.
Sono stati momenti di follia e di terrore che hanno rischiato di coinvolgere persone innocenti che hanno messo a rischio la propria vita. Un giovane straniero nord africano improvvisamente, senza nessuna motivazione, se l’è presa con una moto parcheggiata davanti al fast food di via Prepositura di un ragazzo che stava consegnando una pizza gettandola a terra.
Poi si è scagliato contro un primo autobus, fermo prima delle strisce pedonali, sfondando a testate i vetri. Completamente invasato e fuori di testa il tunisino ha divelto i vasi di fiori e i cestini che si trovavano in via Prepositura lanciandoli addosso ai passanti terrorizzati, per poi prendere a testate nuovamente i vetri dell’autobus sul quale la gente è stata colta dal panico.
Non contento e ormai completamente fuori controllo il giovane straniero si è poi diretto verso piazza Leonardo Da Vinci e dopo averlo sollevato un’enorme sasso lo ha scagliato contro un secondo autobus mandando in mille pezzi il parabrezza.
In questo frangente solo per miracolo nessuno si è ferito, ma una ragazza è stata colpita dai vetri e una signora anziana è svenuta dalla paura.
I testimoni parlano di scene di ordinaria follia. Per fortuna fra i passanti erano presenti un carabiniere in borghese e Fabio Pipinato presidente del Cta Acli che con notevole sangue freddo dopo aver allertato le forze dell’ordine sono intervenuti e ha fatica sono riusciti a bloccare l’energumeno. Poi sono arrivate le forze dell’ordine e il giovane è stato ammanettato e caricato su una macchina dei carabinieri e portato in caserma, mentre i due autobus hanno dovuto fare rientro in deposito ed essere sostituiti con altri mezzi con conseguenti disagi per i passeggeri.
Non si conoscono i motivi del folle gesto del nord africano ma è ipotizzare che l’uomo sia stato sotto l’effetto dell’alcool e di qualche sostanza stupefacente. Lo stesso Pipinato parla di di un uomo con una forza incredibile. Quanto successo è l’ennesima dimostrazione di come la nostra città sia in preda a queste «bombe umane» pronte a scoppiare in qualsiasi momento, rese ancora più pericolose dall’uso esagerato di alcool e droghe. È anche la conferma di come il fenomeno sia molto più vasto di quello che sembra e ormai molto difficile da arginare.
«Questo è troppo – dichiara una ragazza presente sull’autobus – sono terrorizzata di essere molestata e derubata quando giro per strada ogni giorno ed ora mi accorgo che nemmeno sugli autobus sono al sicuro, una vergogna, questi sono incivili»
A commentare questo ennesimo atto vile è anche il fondatore del “Comitato sicurezza Trento” e militante di Agire per il Trentino Paolo Crusi: «Siamo sinceramente sconcertati dall’ennesimo episodio d’immane violenza accaduto ieri sera nella città di Trento. Le persone hanno rischiato (per l’ennesima volta) la propria incolumità per un folle che ha voluto sfogare la sua follia contro persone e cose. Questo ennesimo episodio dimostra ancora una volta come siamo frangili e vulnerabili di fronte a tanta violenza a cui non eravamo assolutamente abituati. Chi ci difende? Chi garantisce la nostra sicurezza? Possiamo ancora girare tranquilli? Se fino a qualche anno fa queste scene era impossibili da vedere e da pensare sul nostro territorio, adesso sono diventate una triste realtà alla quale non vogliamo e non dobbiamo rimanere in silenzio. Invitiamo le istituzioni a prendere subito delle misure forti e concrete contro questi fatti gravissimi che non debbono accadere mai più.
La nostra massima solidarietà va all’autista dell’autobus, a tutti i cittadini che a loro malgrado son stati testimoni di queste violenze e alle forze dell’ordine che giornalmente sono sotto pressione per colpa della gestione dell’immigrazione. Le persone sono esasperate, è ora di dire basta, ridateci la nostra bella e tranquilla Trento»
Il grave episodio avviene solo pochi giorni dopo il duro sfogo del comitato per la rinascita di «Torre Vanga», che ha duramente criticato il sindaco Andreatta per non aver mantenuto la parola data in fatto di sicurezza nella zona. Il comitato lotta da anni contro il degrado, la criminalità e lo spaccio nel centro storico, purtroppo però i risultati non sono quelli sperati, anzi, pare che la situazione sia ancora più peggiorata.
Il Comitato era sceso nuovamente sul sentiero di guerra. «Gli episodi di ordinaria prepotenza e maleducazione, – aveva dichiarato il comitato pochi giorni fa – per non dire peggio, sono all’ordine del giorno. Il Comitato sta pensando a una serie di iniziative anche clamorose, come l’occupazione dell’atrio del consiglio comunale o presidi in via Belenzani fino a che la situazione alla Portela non sarà risolta»
Fonte LA VOCE DEL TRENTINO