Se l’è cavata con un semplice obbligo di firma giornaliero. È questo il “prezzo” da pagare per aver tentato di molestare sessualmente una ragazzina di 14 anni.
E così, un profugo pachistano di 30 anni, dopo essere stato arrestato per violenza sessuale, è stato rimesso in libertà. Il fatto è accaduto qualche giorno fa ed è stato raccontato dal Giornale di Vicenza.
La vittima, figlia di un soldato americano, stava portando il cagnolino a giocare in un campo quando è stata fermata dal pachistano che le ha toccato il seno e ha provato a baciarla. Per fortuna, la 14enne è riuscita a fuggire e ha dato l’allarme. Quando i carabinieri la stavano accompagnando in caserma per sporgere denuncia, la giovane ha riconosciuto per strada il proprio aggressore che è stato bloccato e arrestato.
Da quanto è emerso, il pachistano si chiama Sarfraz e dal suo arrivo in Italia nel 2015 non ha mai dichiarato il cognome. Inoltre, dalle prime indagini, sembra che già qualche giorno primo il pachistano avesse fatto delle avances alla vittima. E ora, visto che è in libertà, potrebbe farlo ancora.