Riceviamo e pubblichiamo
Gentile direttore,
cerco con soddisfazione di essere imparziale e realistico quando una parte politica, diciamo “avversaria”, propone una riforma o un’iniziativa utile alla società o ai lavoratori. Parlando di pensioni, io ritengo che, dopo massimo 40 anni di lavoro, si possa e si debba essere liberi della propria vita, del proprio tempo, e di percepire un reddito vitalizio dignitoso in base ai versamenti effettuati. A 60 anni di età e con 40 di lavoro alle spalle è una soluzione umana e razionale. Se mi si propone, invece, di lavorare fino a 67 anni e di percepire mille euro mensili dopo 47 di lavoro e di versamenti, questo mi fa imbestialire e mi porta a dire che siamo di fronte ad una truffa di proporzioni colossali.
Ad oggi c’è chi accetta sommessamente la legge Fornero e chi la combatte strenuamente. Non ci deve interessare quali partiti sono favorevoli e quali contrari, ma dobbiamo ragionare con la nostra testolina. Facciamo un sondaggio su quanti over 50 del nostro paese preferiscono lavorare fino a 60 anni e quanti fino a 67. La risposta è scontata e anche banale. Non ci sono i soldi? Balle. Ce ne sono abbastanza per tutti se utilizzati in modo onesto. Se i parlamentari di questa legislatura hanno maturato un vitalizio di mille euro dopo soli 4 anni, questo è assolutamente un enorme spreco. Se eliminassimo le superpensioni o i vitalizi dei parlamentari , le casse dello Stato respirerebbero. Se si tassasse la prostituzione, entrerebbero altri miliardi; idem se si dimezzasse il numero dei parlamentari, ecc. ecc.
Pertanto: ascoltiamo le proposte logiche e non ragioniamo per faziosità politica, perché sarebbe un errore sciocco. Dobbiamo applaudire anche un politico che ci sta antipatico o che è di ideologia opposta alla nostra se questo lancia un’idea giusta per migliorare la qualità della vita. E’ anche per questo che voterò chi ci lascerà vivere da uomini liberi prima della vecchiaia.
Marco Chierici