Le esportazioni dalla Turchia verso la Russia tra gennaio ed agosto hanno fatto registrare un aumento del 52,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, attestandosi a 1,6 miliardi di dollari. Riferisce l’Assemblea degli esportatori turchi (Tim) che l’aumento dell’export segna un punto positivo dopo la crisi del 2015 dovuta all’abbattimento di un jet russo al confine tra Turchia e Siria.
Secondo la Tim, gli scambi commerciali tra i due paesi erano pari a 3,7 miliardi di dollari nel 2015, scesi a 1,8 miliardi nel 2016, facendo segnare una diminuzione del 51,4 per cento. Il 2017 registra un aumento in 24 settori su 27 tra i quali quello dei gioielli (+207,4 per cento), quello ortofrutticolo (+150,4 per cento), chimico e automobilistico.
Intanto, ad un meeting tra le delegazioni dei due paesi avvenuto venerdì scorso è emerso che Mosca potrebbe annullare le restrizioni sull’importazione di pomodori da Ankara, “prodotto simbolo” turco. Durante il periodo gennaio-luglio 2017, le esportazioni di pomodori turchi in Russia hanno raggiunto i 198,3 milioni di dollari, rispetto ai 159 milioni di dollari dello scorso anno. Ali Galip Savasir, vice presidente del Consiglio di affari Turchia-Russia, ha affermato che i recenti progressi nei rapporti con Mosca si sono ripercossi positivamente sul commercio e che “la comunità imprenditoriale è molto contenta della situazione”. Agenzia Nova