Oltre il 60% degli immigrati musulmani voterebbe partiti di sinistra. Questa la fotografia scattata da Ipr Marketing sul grado di integrazione della comunità islamica nella realtà politica e sociale italiana, uno studio riportato su Il Giorno. Secondo il sondaggio il 26% è attratto dal M5S, mentre nessuno dalla Lega e appena l’1% da Fratelli d’Italia. C’è una contraddizione che emerge da questi risultati. Infatti, nonostante le rilevazioni più recenti evidenzino l’orientamento conservatore della comunità musulmana, soprattutto nei confronti del ruolo della donna, e l’ortodossia in materia religiosa, con il 36% degli intervistati che ritiene che questa debba guidare la politica, la maggior parte degli islamici propende verso partiti progressisti.
Ma la contraddizione è soltanto apparente. Nelle intenzioni di voto degli immigrati pesano poco le posizioni ideologiche dei partiti, mentre più importanza è attribuita all’atteggiamento sul tema dell’immigrazione. L’apertura verso altre culture, l’accoglienza e l’integrazione, hanno un ruolo rilevante nell’orientare il voto verso l’area di centro sinistra. In questa ipotetica competizione elettorale, Sinistra italiana arriverebbe prima con il 36% dei voti, poi il Pd al 20%, e infine Mpd che agguanterebbe il 7% dei consensi. In totale il 63%.
Per quanto riguarda gli altri soggetti politici, appare scontata la scarsa presa dei partiti di destra come Lega e FdI, mentre il 10% di Forza Italia suscita più interrogativi. Su tale scelta incidono le posizioni della componente cattolica presente all’interno del partito di Berlusconi, tradizionalmente legata al pensiero di apertura e accoglienza della Chiesa. Infine, la trasversalità del Movimento 5 Stelle, che accoglie all’interno anime diverse, consente al partito di Grillo di ottenere un ampio consenso da parte degli immigrati di fede islamica.