In Italia ”si registra un’ulteriore compressione dell’incidenza dei contratti a tempo indeterminato sul totale delle assunzioni: 24,2% nei primi sette mesi del 2017”.
Lo rileva l’Inps nell’Osservatorio sul precariato. Nel 2015, invece, ”quando era in vigore l’esonero contributivo triennale per i contratti a tempo indeterminato, era stato – ricorda l’Inps – raggiunto il picco del 38,8%”. Ora, la situazione è precipitata in un gorgo di precariato diffusissimo, nel 2017 finora il 76% degli assunti in Italia non ha un contratto a tempo indeterminato. L’Italia è diventata una nazione di precari. IL NORD