Il Pd approva il “prestito per il sostegno alla natalità”, anche per gli immigrati

E’ approdato in Gazzetta Ufficiale il decreto approvato dal Consiglio dei ministri che istituisce il Fondo di sostegno alla natalità, secondo quanto previsto dalla legge di Stabilità per l’anno 2017, e ne regolamenta il funzionamento. Fondo “volto a favorire l’accesso al credito delle famiglie con uno o più figli, nati o adottati a decorrere dal 1° gennaio 2017, mediante il rilascio di garanzie dirette, anche fideiussorie, alle banche e agli intermediari finanziari”. In pratica lo Stato “sosterrà” quelle famiglie che hanno difficoltà a ottenere un finanziamento perché privi di sufficienti garanzie.

Come si legge su fiscoetasse.com è possibile richiedere un prestito fino a 10mila euro con la garanzia dello Stato, da restituire al massimo in 7 anni. In caso di affido condiviso potrà essere richiesto una sola garanzia. La garanzia statale coprirà il 50% degli importi erogati (quindi ad esempio 5 mila euro su 10mila).

Per accedere al Fondo i soggetti beneficiari devono avere cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione europea oppure, in caso di cittadino extracomunitario, permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ed essere residenti in Italia. La legge di Stabilità ha previsto una dotazione finanziaria pari a 14 milioni di euro per l’anno 2017, 24 milioni di euro per l’anno 2018, 23 milioni di euro per l’anno 2019, 13 milioni di euro per l’anno 2020 e 6 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021.

Le domande andranno inoltrate in forma telematica direttamente alle banche convenzionate che prima di erogare il prestito verificheranno presso l’ente gestore i requisiti e la disponibilità delle risorse.

Per l’operatività della procedura domande si dovrà attendere però una circolare di istruzioni del Dipartimento della Famiglia e probabilmente l’implementazione di una apposita piattaforma informatica Inps. ADNKRONOS