Nella giornata di giovedì 7 settembre gli agenti della Questura di Milano hanno espulso dall’Italia un Imam tunisino di 44 anni. L’uomo, lo scorso luglio, era stato segnalato dai servizi perché avrebbe aderito all’ideologia di Daesh (Isis) e alla causa jihadista. Il fatto è stato reso noto dal Viminale con una nota.
L’uomo era già stato arrestato per reati comuni e spaccio. Non solo: dalle indagini sarebbe emerso che il tunisino aveva avviato
“un’azione di condizionamento e di proselitismo ideologico nei confronti di giovani, anche di nazionalità italiana, abitanti nel suo quartiere e coinvolti in attività di micro criminalità, in tali contesti era solito esporre le sue convinzioni glorificando il martirio e l’agognato paradiso”.
Negli anni scorsi era stato segnalato dal Dipartimento affari penitenziari come imam e descritto quale scrupoloso osservante dei dettami coranici. Rintracciato a Milano il 29 agosto, è stata disposta l’espulsione avvenuta attraverso un volo diretto a Tunisi.
Con questo rimpatrio, il 73esimo del 2017, sono 205 le persone gravitanti negli ambienti dell’estremismo religioso espulsi dal 2015 a oggi.