Kyenge, Borghezio: la sentenza ha motivazione totalmente politica

La motivazione della “sentenza Kyenge” conferma il carattere politico di un processo che vede Borghezio il solo sanzionato fra i tantissimi parlamentari, italiani ed europei, che si espressero negativamente sul ruolo governativo di Cecile Kyenge.

Come infatti qualificare penalmente rilevanti valutazioni che un’immensa letteratura storica e scientifica avvalora sulle profonde differenze fra la civiltà europea e quella africana?

Quanto poi all’esorbitante entità del risarcimento, non si vede proprio come sia giustificabile, se non nel quadro di una sanzione di natura politica, visto che la persona in oggetto non ha certo avuto danni dalle mie critiche politiche, se mai vantaggi, visto la successiva promozione all’importante ruolo al Parlamento Europeo.

Dove, sia detto senza acrimonia ma come pura critica politica, la Signora brilla per assenza persino quando, come in questa settimana, il Presidente del Parlamento Europeo aveva convocato in assemblea straordinaria tutti i rappresentanti della diplomazia europea, moltissimi dei quali in Africa, a discutere sul ruolo dell’Europa nei rispettivi Paesi, con un apposito panel dedicato specificatamente all’Africa, in cui – a differenza della citata Signora impegnata ancora nelle sue lunghe vacanze – il sottoscritto era ovviamente presente.

E poi ci domandiamo perché l’Italia sostenga così pochi progetti per l’Africa…

On. Mario Borghezio – Deputato Lega Nord al P.E.