“Gli africani appartengono a etnia diversa”, Borghezio condannato a risarcire la Kyenge

L’europarlamentare della Lega Nord, Mario Borghezio, dovrà risarcire l’ex ministro dell’Integrazione, Cecile Kyenge, con una somma di 50mila euro, oltre al pagamento di una sanzione pecuniaria da mille euro, per aver pronunciato “frasi razziste” nei confronti dell’ex ministro.

Borghezio “ha attaccato e denigrato” l’ex ministro con parole che non rientrano nella critica “di natura politica” ma soltanto a causa “della sua origine africana”, si legge nelle motivazioni della sentenza del Tribunale di Milano.

L’europarlamentare della Lega è finito sotto processo per le parole pronunciate durante un’intervista rilasciata nel 2013 alla trasmissione radiofonica “La Zanzara”, a pochi giorni dalla nomina di Kyenge a ministro dell’Integrazione dell’esecutivo guidato da Enrico Letta. Parole come “gli africani sono africani e appartengono a un’etnia molto diversa dalla nostra“, oppure “non siamo congolesi, abbiamo un diritto ultramillenario”. E ancora “Kyenge fa il medico, le abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano”. (askanews)

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G.K. Chesterton

La grande marcia della distruzione intellettuale proseguirà. Tutto sarà negato. Tutto diventerà un credo. È una posizione ragionevole negare le pietre della strada; diventerà un dogma religioso riaffermarle. È una tesi razionale quella che ci vuole tutti immersi in un sogno; sarà una forma assennata di misticismo asserire che siamo tutti svegli. Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate. Noi ci ritroveremo a difendere non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Combatteremo per i prodigi visibili come se fossero invisibili. Guarderemo l’erba e i cieli impossibili con uno strano coraggio. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.