TORINO, 31 AGO – “Nelle palazzine dell’ex villaggio olimpico di Torino 2006 vivono in tutto circa 750 stranieri, 50 dei quali nei sotterranei. Non ci saranno sgomberi, la parola non è contemplata, E’ prevista la liberazione graduale delle case grazie a soluzioni abitative e a soluzioni formative e lavorative”. Francesco Profumo, presidente della Compagnia San Paolo, considera un fiore all’occhiello il ‘progetto Moi’ (Migranti Opportunità Integrazione) messo in campo con Prefettura, Comune, Regione Piemonte, Città Metropolitana e Diocesi.
“E’ un modello di sviluppo e di coesione sociale. C’è bisogno di pazienza, anche sul fronte della comunicazione bisogna stare attenti”, afferma Profumo. Il progetto – finanziato con un milione e 750 mila euro della Compagnia e 500 mila dal Comune – prevede innanzitutto la ricerca di posti di lavoro: 20 persone hanno seguito corsi di formazione e sono partite per Veneto, Friuli e Liguria. Nelle case libere potrebbero essere spostati alcuni stranieri che vivono negli scantinati. (ANSA)