Visto che per il momento le sanzioni dell’Onu non sono riuscite a frenare le ambizioni nucleari della Corea del Nord, negli Stati Uniti sono in molti a spingere affinché Washington imponga sanzioni alle banche – soprattutto cinesi – che fanno affari con Pyongyang, anche a costo di creare tensioni con Pechino.
Quasi un mese dopo l’approvazione all’unanimità di una risoluzione Onu che avrà un impatto negativo sul regime di Kim Jong Un pari a un miliardo di dollari di mancate esportazioni, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è stato unanime nel condannare l’ultimo lancio di un missile nordcoreano (quello lanciato martedì e che ha sorvolato il Giappone prima di schiantarsi nel Pacifico). Quella condanna però non è garanzia di nuove sanzioni in arrivo contro la nazione più isolata al mondo. (askanews)