di Magdi Cristiano Allam
Cari amici, dobbiamo prendere atto che questo Papa non ama né gli italiani né la cristianità. Nel momento in cui gli italiani registrano un tracollo demografico e un crescente impoverimento della popolazione, anziché prodigarsi per la promozione della cultura della vita e della rigenerazione della vita aiutando le famiglie italiane, le madri italiane e i giovani italiani, è intervenuto nuovamente a favore dell’apertura incondizionata delle nostre frontiere per incrementare l’auto-invasione di giovani africani, asiatici e mediorientali che sono prevalentemente musulmani, che si tradurrà nell’auto-sostituzione etnica degli italiani e nella fine della nostra civiltà laica e liberale dalle radici ebraico-cristiane, greco-romane, umanistico-illuministe, trasformandoci in una popolazione meticcia e islamica.
Proprio nel momento in cui le forze politiche sono fortemente in contrasto sulla legge dello ius soli, che attribuirebbe la cittadinanza italiana a chiunque nasca in Italia, Papa Francesco ha pesantemente preso posizione a favore dello ius soli anticipando di ben cinque mesi il Messaggio che verrà ufficializzato il 14 gennaio 2018 in occasione della “Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato”.
Per i giovani africani, asiatici e mediorientali che entrano in Italia tutti senza documenti e in parte senza essere identificati, Papa Francesco chiede di tutto e di più: lo ius soli, ossia la cittadinanza italiana al momento della nascita; lo ius culturae, il diritto a completare l’istruzione primaria e secondaria in Italia; la concessione di visti umanitari, visti temporanei speciali e il diritto al ricongiungimento familiare per accogliere tutti, proprio tutti quelli che vogliono entrare in Italia, a prescindere dal fatto se fuggano o meno dalla guerra.
Ebbene proprio perché si tratta manifestamente di un intervento politico, che irrompe nel dibattito politico in corso tra i partiti italiani mirando a condizionarne l’esito, io denuncio l’inaccettabile interferenza politica di Papa Francesco negli affari interni dell’Italia che, almeno formalmente, è uno Stato indipendente e sovrano.
Opinione corretta da sostenere in pieno.