GROSSETO, 12 AGO – L’hanno sorpresa mentre intratteneva contatti con persone che non poteva frequentare nella sua casa a Scansano (Grosseto). Così Arta Kacabuni, dagli arresti domiciliari perché già condannata per il reato di associazione con finalità di terrorismo, è passata al carcere. Sono stati i carabinieri di Scansano ad eseguire l’ordinanza di aggravamento della misura, emessa dalla Corte d’assise d’appello di Milano, nei confronti della donna albanese, che è zia del marito di Maria Giulia Sergio, alias Fatima, la lady Jihad, prima foreign fighter italiana condannata dal tribunale di Milano per terrorismo internazionale e di cui si sono perse le tracce in Siria.
Maria Giulia Sergio ha vissuto a Poggioferro con il marito Aldo Kobuzi dal 2012 al 2014 prima di partire per combattere al fianco dell’Isis. I militari hanno accertato che la donna aveva ricevuto a casa propria delle persone con le quali non poteva avere contatti. (ANSA)