Drogata con la ketamina, rapita e messa all’asta sul web. E’ la terribile vicenda raccontata dal ‘Corriere della Sera’ che vede protagonista una ventenne modella inglese di un’agenzia britannica. Il sequestro, avvenuto a Milano, è durato una settimana.
La giovane è stata attirata in un finto set fotografico vicino alla Stazione Centrale, “qui sorpresa alle spalle e drogata con una siringa nel braccio, imprigionata nel bagagliaio di un’auto, risvegliatasi ammanettata ai mobili di una stanza, fotografata e offerta al web in una vendita che si sarebbe aperta la domenica successiva con base d’asta 300 mila euro in moneta elettronica bitcoin” scrive il quotidiano.
Un sequestro “tenuto segreto dalla Squadra Mobile e dalla Procura antimafia di Milano non solo nei giorni dall’11 al 17 luglio nei quali la ragazza è rimasta ostaggio e frenetiche sono state le indagini avviate subito dopo l’allarme del suo manager britannico; ma anche nei giorni immediatamente successivi al singolare rilascio anticipato della ragazza, motivato da un suo carceriere anglo-polacco con un apparente errore di persona commesso dalla setta di rapitori (‘tu hai un figlio di due anni e le nostre regole escludono le madri’), e corretto dal ridimensionamento del programma monetario (‘ti lasciamo andare ma poi trova il modo di darci 50 mila euro, e se parli sarai eliminata’)”.
Il 17 luglio il carceriere è stato fermato. L’analisi sui computer e sui telefoni ha svelato che “le sue mail criptate erano all’origine di gran parte del materiale online esaminato da Europol per redigere nel 2016 il rapporto sul fenomeno ‘Black Death’, dietro il quale il polacco nell’unico interrogatorio sinora reso addita confusamente il ruolo di imprecisati hacker ‘romeni'”. Ora restano da individuare i complici. ADNKRONOS