TORINO, 4 AGO – “Lei era consenziente”. Si è difeso così, questa mattina davanti al gip di Torino durante l’udienza di convalida del fermo, il richiedente asilo nigeriano di 42 anni accusato da una 17enne rom di violenza sessuale.
“Eravamo entrambi al mercato di Rivalta a chiedere l’elemosina – ha raccontato l’uomo -. Lei fumava, mi ha detto di avere due figli e un marito. Mi ha fatto credere di essere molto più grande. Io pensavo avesse 22 o 23 anni. Lei mi ha detto che le servivano soldi per far mangiare i suoi bambini. Abbiamo concordato una prestazione sessuale discutendo sul prezzo. Lei voleva venti euro, io ne avevo solo cinque. Abbiamo trovato un accordo e ci siamo spostati in una zona più appartata. E poi lei si è inventata lo stupro”.
Al termine dell’udienza il gip si è riservato la decisione sulla convalida dell’arresto. L’uomo è difeso dall’avvocato Giuseppe Boggio. (ANSA)