Gli Stati Uniti puntano su una “campagna intensa di pressione pacifica” sulla Corea del Nord affinché fermi il suo programma nucleare e missilistico. Lo ha detto il segretario americano di Stato, Rex Tillerson. In un incontro con la stampa per commentare i suoi primi mesi di lavoro per conto dell’amministrazione Trump, l’ex Ceo di Exxon Mobil auspica che Pyongyang decida di “sedersi al tavolo delle trattative con noi e altri”, anche perché “non c’è futuro per una Corea del Nord con armi nucleari”.
Tillerson ha anche detto che gli Usa “non puntano a un cambio di regime né alla riunificazione delle due Coree”. Per lui “gli Stati Uniti non sono una minaccia ma è semmai la Corea del Nord a rappresentarla. Speriamo che il regime nordcoreano lo capisca”.Senza puntare il dito contro la Cina, Tillerson ha spiegato che soltanto Pechino “può mettere pressione su Pyongyang per via della relazione unica che ha con la Corea del Nord; può influenzarla come nessuno e può creare condizioni per avere un dialogo costruttivo”.
Tillerson ha voluto dire che il motto caro a Trump – Make America Great Again – “non è solo uno slogan, è la guida in base alla quale definiamo le nostre politiche al dipartimento di Stato”. E “America First”, un altro motto caro al presidente Usa, “non significa America da sola ma vogliamo definire con i nostri alleati e partner quelle che sono le nostre priorità. Perché “Trump sta sfidando, ma non negando, le relazioni siglate fino ad ora” dagli Usa. (askanews)