Milano – I proprietari dell’appartamento si fidavano di lui. Lo avevano fatto entrare più volte in casa per dei lavori di ristrutturazione e lo avevano lasciato libero di “girare” tra le stanze. Lui, invece, appena poteva, approfittava e abusava delle due figliolette della coppia.
Un muratore egiziano di poco meno di cinquanta anni, N.S., è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Milano con l’accusa di violenza sessuale aggravata. A firmare la custodia cautelare che ha portato il manovale in carcere è stato il Gip Alessandra Simion, su richiesta del Pm Luca Gaglio.
A presentare la prima denuncia, circa tre settimane fa, è stata la mamma delle due vittime, due bambine di meno di dieci anni. La donna aveva notato alcuni atteggiamenti strani del muratore e ne aveva parlato con i poliziotti e con le figliolette.
Gli agenti hanno così iniziato le loro verifiche e in poco tempo hanno accertato che l’uomo aveva più volte abusato delle piccole, anche facendo leva sulla fiducia che i proprietari di casa – e genitori delle bimbe – gli avevano concesso.
Il muratore, stando a quanto riferito dalla Mobile, aveva lavorato durante gli ultimi due mesi nell’edificio – una casa molto grande – e gli episodi di abusi e violenza sarebbero diversi, tutti portati a termine molto rapidamente e approfittando della buona reputazione che i genitori delle bimbe – comunque sempre presenti – avevano di lui.
Lo stesso operaio, dipendente di un’impresa che si occupa di ristrutturazioni ed edilizia, è sposato e ha dei figli.
Nel suo passato, i poliziotti hanno trovato un precedente penale – di circa cinque anni fa – per un caso di violenza sessuale su una ragazza. Gli agenti lo hanno arrestato nella sua casa di Milano.